La popolazione lavorativa invecchia e rimane al lavoro molto più a lungo. Le malattie da lavoro oggi più diffuse dipendono da fattori riconducibili in parte all’esposizione lavorativa e in parte agli stili di vita. Troppo spesso la sorveglianza sanitaria dei lavoratori esposti a rischi per la salute ha come esito un giudizio di inidoneità o di idoneità con limitazione o prescrizioni.
La medicina del lavoro è una scienza finalizzata ad adattare il lavoro all’uomo, per esaltarne le competenze professionali, il ruolo sociale, il talento. Mentre un lavoratore che non può essere collocato proficuamente in un’attività produttiva sul lavoro rappresenta sempre una sconfitta per la medicina del lavoro.
Come porsi di fronte a questi problemi che determinano difficoltà organizzative, problemi giuridici e aumento dei costi, senza tradursi in un reale guadagno di salute per i lavoratori?
Un’utile occasione di riflessione ci viene proposta dalla nuova normativa in materia di accomodamento ragionevole degli invalidi da lavoro che prevede l’erogazione di finanziamenti alle imprese da parte dell’INAIL per adeguare il posto di lavoro alle capacità lavorative di un dipendente che sia giudicato inidoneo a causa di un infortunio o di una malattia professionale.
Il convegno, organizzato da Igeam, si propone di esaminare il tema da diversi punti di vista:
- il diritto al mantenimento del posto di lavoro;
- il giustificato motivo di licenziamento nei casi di inidoneità;
- l’approccio corretto del medico del lavoro di fronte ad una popolazione lavorativa che invecchia;
- la nuova iniziativa dell’INAIL;
- la prospettiva internazionale sull’accomodamento ragionevole.